11 aprile 2021, 120° anniversario della nascita di Adriano Olivetti
Ultima modifica 8 marzo 2024
L’11 aprile del 1901, 120 anni fa, nasceva, ad Ivrea, Adriano Olivetti.
È considerato uno degli uomini di maggior rilievo nella storia d’Italia del secondo dopoguerra, per via delle sue idee profondamente innovative che portò nel mondo industriale. Giunse – con le sue fini ed accurate analisi – ad affermare il principio secondo cui il profitto aziendale dovesse essere reinvestito a beneficio dei dipendenti della medesima e, dunque, dell’intera comunità. La forte vocazione per il mondo industriale la eredita dal padre Camillo, un eclettico ingegnere, che nel 1908 aveva fondato ad Ivrea “la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere”.
Dopo il diploma all'Istituto tecnico di Cuneo ed essersi arruolato volontario nel 4° reggimento Alpini (nella Prima Guerra Mondiale), si iscrive al Politecnico di Torino. Laureatosi in chimica industriale, nel 1924 inizia l’apprendistato nell’azienda paterna come operaio.
L’anno successivo compie un viaggio negli Stati Uniti. Visita decine di fabbriche fra le più avanzate, sia sotto il profilo della concezione che del rapporto con i dipendenti. Per la sua sensibilità estrosa e ricettiva questo è uno stimolo fortissimo. Al rientro in Italia decide di aggiornare e modernizzare la Olivetti, con una serie di progetti pensati da lui. Riesce nell’intento, facendola diventare un moderno gruppo industriale. Fra le novità introdotte l’attenta e sensibile gestione dei dipendenti, sempre guardati dal punto di vista squisitamente umano prima che come risorse produttive.
Il 27 febbraio 1960 muore improvvisamente durante un viaggio in treno da Milano a Losanna, lasciando un’azienda presente su tutti i maggiori mercati internazionali, con 36.000 dipendenti.
La Città di Paullo ricorda, nel 120° anniversario dalla nascita, la figura di Adriano Olivetti, straordinario imprenditore e poliedrica figura di innovatore del sistema industriale del nostro Paese.
